
La Macchina fotografica
Scopriamola assieme.
Oggi ci concentreremo sull’oggetto che ci consentirà di scattare le nostre fotografie, ovvero la macchina fotografica. Nel mercato esistono veramente tantissimi modelli diversi, che vanno a coprire le esigenze sia del principiante che del professionista.
Esistono macchine fotografiche analogiche e digitali ad esempio. Ancora oggi mi piace scattare con le macchine fotografiche a pellicola (analogiche), perché il processo di poter fare da solo tutto il procedimento a partire dallo scatto, passando allo sviluppo del rullino fotografico ed infine stampare la fotografia finale mi affascina sempre.
Il funzionamento non cambia
Quello che non cambia però tra i vari modelli che esistono in commercio è il funzionamento. L’immagine sarà sempre impressa su un elemento fotosensibile. La pellicola per le fotocamere analogiche e il sensore fotografico per le macchine fotografiche digitali. Le pellicole fotografiche sono formate da un supporto base di materiale trasparente sul quale sono disposti uno o più strati di un’emulsione fotosensibile.
Quando premiamo il pulsante di scatto, la pellicola viene esposta ad una quantità controllata di luce che passa attraverso l’obiettivo della camera. La luce imprimerà sulla pellicola, l’immagine che stiamo scattando, andando a sfruttare l’attivazione dei cristalli presenti proprio nell’emulsione.
Nel mio corso base di fotografia, è meglio spiegato questo processo se sei curioso, ti lascio il link per acquistarlo e guardare le videolezioni dove e quando vuoi https://vincenzolangella.it/prodotto/corso-base-di-fotografia/
Lo sviluppo della pellicola
Bisognerà poi trattare la pellicola con alcuni agenti chimici, solitamente i passaggi sono lo sviluppo (il momento in cui l’immagine sarà visibile all’occhio umano), ed il fissaggio (che consiste nell’immergere la fotografia sviluppata in una soluzione di tiosolfato di sodio o tiosolfato di ammonio. Se non venisse eseguita questa operazione, il bromuro d’argento rimasto annerirebbe rapidamente con l’esposizione alla luce, danneggiando quindi la fotografia.
Attenzione quindi a non aprire mai il vano del rullino quando questo non è stato ancora riavvolto, questo provocherebbe in maniera irreparabile danni alla pellicola, e non sarà più possibile imprimere su questa le nostre immagini.
Il sensore elettronico
La pellicola è stata sostituita dal sensore elettronico, quello che forma la famiglia delle fotocamere digitali. L’immagine che viene impressa sul sensore digitale de la macchina fotografica, verrà poi elaborata e salvata su un supporto di memoria, come ad esempio la scheda SD. Questo è solo un esempio di tanti supporti di memoria che esistono in commercio sulle macchine digitali.

Le schede SD sono di vario tipo, una caratteristica molto importante è la velocità con le quali queste schede di memoria riescono a scrivere i dati al loro interno, queste si distinguono tra di loro anche per un’altra caratteristica, ovvero la loro capienza. Si parte da un minimo di 8 gb fino ad arrivare anche a 512 gb o oltre il terabyte in alcuni casi.
Avere una buona velocità di scrittura però, ci consentirà di gestire in maniera migliore i file generati dalle fotocamere che scattano un elevato numero di scatti al secondo. Altri formati di memoria ad esempio che possono leggere file molto pesanti, usati in ambiti più professionali vengono chiamati CFexpress o XQD. Per questo corso non approfondiremo questo argomento.
Nei prossimi capitoli
La macchina fotografica
Nel prossimo capitolo andremo ad approfondire le funzioni della macchina fotografica, andremo a vedere meglio le funzioni dei suoi tasti principali e capiremo a cosa servono. Man mano che questo corso avanzerà si entrerà in dettaglio su tutto quello che devi sapere per scattare ottime fotografie. Non farti sfuggire nessuna lezione, e non aver fretta.
A presto con una nuova lezione.