Generative fill Photoshop. Fa paura?
Paura o aiuto per fotografi e designer?
Adobe ha recentemente annunciato una nuova funzionalità di intelligenza artificiale per Photoshop, il famoso software di fotoritocco. Si tratta di Generative Fill, un’incredibile caratteristica basata su Firefly, l’IA generativa sviluppata da Adobe, che funge da copilota per i creativi e i designer.
L’obiettivo di questa innovazione è semplificare i flussi di lavoro, offrendo un nuovo modo di operare che permette di aggiungere, estendere o rimuovere facilmente contenuti dalle immagini in modo non distruttivo, utilizzando semplici indicazioni di testo. In pochi secondi, Generative Fill, integrato nella versione beta di Photoshop, ti consente di trasformare le tue immagini in modo sorprendente, senza dover affrontare lunghe e noiose attività.
Intelligenza artificiale di Adobe
Questa nuova funzionalità è solo la punta dell’iceberg, in quanto Adobe ha grandi progetti per Firefly. Attualmente, Generative Fill è la prima applicazione della Creative Cloud a sfruttare appieno il potenziale di Firefly, ma presto sarà implementata anche nelle Document ed Experience Cloud e in Adobe Express.
Da poco più di sei settimane, Firefly ha debuttato con un’attenzione particolare alla generazione di immagini ed effetti di testo. Gli utenti hanno già creato oltre 100 milioni di contenuti utilizzando questa tecnologia innovativa. È importante sottolineare che Firefly è stato addestrato su una vasta quantità di immagini Adobe Stock, contenuti con licenza aperta e altri materiali di dominio pubblico senza restrizioni di copyright. Questa attenzione evita qualsiasi rischio di violazione dei diritti di proprietà intellettuale di altre persone o marchi, un tema estremamente delicato quando si tratta di intelligenza artificiale generativa.
Si adatta alla prospettiva
Firefly è stata progettata con un obiettivo specifico: generare immagini sicure per un utilizzo commerciale. Inoltre, le aziende avranno la possibilità di ampliare le funzionalità di Firefly utilizzando i propri materiali per creare contenuti che rispecchino il loro linguaggio e il loro stile distintivo.
Sul lato tecnico, Generative Fill si adatta automaticamente alla prospettiva, all’illuminazione e allo stile delle immagini, consentendo di ottenere risultati sorprendenti in pochi secondi. Inoltre, questo strumento riduce notevolmente le attività più noiose, permettendoti di concentrarti su aspetti più creativi del tuo lavoro.
La nuova funzionalità di intelligenza artificiale di Photoshop rappresenta un passo avanti significativo nel mondo della fotografia e del fotoritocco. Grazie a Generative Fill, i fotografi e i designer possono sperimentare nuove possibilità creative senza dover rinunciare al loro tocco personale. Non vedol’ora di scoprire quali altre sorprese ci riserverà Adobe in futuro.
Guarda il mio video tutorial per capire meglio come funziona.
Proviamola in modo creativo
Ho voluto provare ad usare la nuova funzionalità in un modo un po’ creativo solo per vedere effettivamente dove può arrivare questa forma di IA. Ricordiamo che Generative Fill è ora in fase beta quindi alcuni risultati potrebbero lasciare a desiderare, ma già oggi rimaniamo a bocca aperta da quello che riusciamo ad ottenere. La prova che ho fatto è la seguente: ho preso on line alcune fotografie e quadri famosi ed ho cercato di far ricreare dall’intelligenza artificiale una immagine più grande rispetto all’originale. Vi lascio i risultati qui sotto.
A sinistra gli originali e a destra le immagini elaborate con la Generative Fill di Photoshop Beta.
Quello che riesce a realizzare il riempimento generativo dell’intelligenza artificiale è sicuramente pazzesco. Riesce a tenere conto dello stile, dei colori, della luce e ricrea in pochissimi secondi una porzione tutta nuova ed assolutamente coerente del riquadro circostante. Questo è solo un test, ma gli usi che se ne potrebbero fare sono veramente molteplici.
Grazie per aver letto l’articolo sul mio blog.